Cosa si intende per fenomeni paranormali? Manifestazioni di varia natura che avvengono letteralmente "ai margini del normale", non perchè siano eccezionali o rari, anzi, ma perchè non si possono spiegare nei termini scientifici tradizionali. La natura è ancora vista dalla scienza ufficiale con criteri meccanicistici (gli esseri viventi sono delle macchine complesse, programmate geneticamente) a all'interno di essi non trovano posto tali fenomeni. Ma ci sono tantissime testimonianze che la scienza non può permettersi di ignorare se vuole ricercare la verità.

Questi fenomeni possono avvenire tra uomini e uomini, tra animali e animali e tra uomini e animali. Mentre tra gli uomini essi sono abbastanza rari, tra gli animali, secondo le ricerche condotte dallo studioso Rupert Sheldrake, sembrano più comuni. L'uomo moderno con lo sviluppo della tecnologia e del linguaggio, ha perso molto della sua natura animale, più legata agli istinti.

Gli animali sociali, tra cui l'uomo e il cane, sono legati ai membri del proprio gruppo da rapporti invisibili. Tra membri della stessa famiglia tali legami affettivi resistono al tempo e alle grandi distanze. A volte questi fili sono talmente concreti che continuano a tenerli legati al di là della portata dei sensi.

Il gatto anche se è un animale più selvaggio e solitario, ha sviluppato, in tempi relativamente recenti (rispetto al cane), un forte legame affettivo con l'uomo. Prima il gatto era nutrito e ospitato per il suo compito di cacciatore di topi, ora è entrato nelle case di tutto il mondo principalmente come animale di compagnia. La ragione di questo cambiamento la spiega David Greene (esperto inglese di psicologia sperimentale) nel suo interessantissimo libro "La Magia del Gatto" :

"E' forse proprio perchè i gatti sono più indipendenti rispetto agli altri animali domestici che i loro favori sono maggiormente gratificanti per l'uomo. Quando un gatto ama un umano il legame è veramente intimo e ogni sua manifestazione di affetto è genuina. Contrariamente all'umano, il gatto non mente o non lusinga mai nel comunicare il proprio affetto."

Nel bellissimo libro "I poteri straordinari degli animali" Rupert Sheldrake (studioso di scienze naturali e biochimica a Cambridge e di filosofia a Oxford, attualmente insegnante al Clare College di Cambridge e membro della Royal Society) ha analizzato tre categorie di capacità percettive degli animali che sono ancora inspiegate dalla scienza ufficiale e cioè la telepatia, il senso dell'orientamento e la premonizione. Egli cita tantissimi casi, raccolti in più di cinque anni di ricerca, e ipotizza una spiegazione scientifica di tali fenomeni tramite l'esistenza di un collegamento telepatico tra individui e/o  animali di uno stesso gruppo sociale. Tale collegamento avverrebbe attraverso dei "campi morfici".   Proverò, ahimé, a riassumere brevemente la sua teoria nelle conclusioni.

Lo scopo di questo lavoro è di riportare alcuni casi che mi hanno colpito particolarmente, presenti nei libri citati, riscontrati naturalmente nei gatti, e di aggiungere la mia piccola esperienza personale dopo quindici anni (e speriamo tanti altri!) di felice convivenza con Pompeo.